- Pubblicata il 04/07/2015
- Autore: Fabio Cordova
- Categoria: Racconti erotici ricatto
- Pubblicata il 04/07/2015
- Autore: Fabio Cordova
- Categoria: Racconti erotici ricatto
Ricatto morale (5) Parte - Bergamo Trasgressiva
Passarono tre giorni da quell'ottimo pompino sul pianerottolo dell'ascensore, mentre tornavo a casa la vidi con una ragazza molto giovane, che guardavano i negozi e parlavano, eravamo a pochi passi da
dall'abitazione, lei sempre molto bella raffinata sex, molto eccitante la desideravo sempre di più ma
avevo dei progetti con lei; lei mi aveva notato le feci capire di entrare nel portone, e le scrissi un biglietto sotto al mattone, le chiesi quando era libera per un pomeriggio o una mattinata, lei disse
sabato non lavoro e sono sola fino a lunedì, mio marito e in riunione lavorativa e si fermerà via per
questi tre giorni, allora ti aspetto da me sabato mattina, appena lui esce di casa, tu sali da me, poi le chiesi chi era quella ragazzina vicino a lei rispondeva che era la nipote del suo capo ufficio, una ragazzina molto carina magra un culetto bello e tonteggiante, capelli mori e lunghi una bocca molto larga
la notai poteva avere non più di 22 anni, lei mi confermò che aveva appena compiuto 19 anni, cazzo
risposi. Invitala a casa per pranzo cosi possiamo pranzare insieme, dille di venire verso le 11 per l'aperitivo, cosa hai in mente? Nulla di particolare, proveremo con garbatezza a stare al nostro gioco
penserò io a tutto, tu stammi solo dietro, e concorda quello che dico, ok. Lei ok ci provo, andò da lei
e la invitò per l'indomani da me, le aveva detto di essere la mia vicina di casa, che noi andavamo molto daccordo. Erano le 8.00 del mattino di sabato, e sentivo il campanello suonare, vado apro era lei in sottana, bianca trasparente e trasgressiva, appena dentro, chiudo la porta l'affero la testa e le misi la mia lingua in bocca attaccandomi, per 15 minuti limonando e strofinando la mia lingua, e con le mani le stringevo le chiappe del culo, le passavo le mie dita nella fessura del suo buco di culo, stropicciandola
poi la feci sedere a facemmo colazione insieme. Poi le chiedevo di andare di la nella stanza da letto
ed io la seguivo, la feci restare in piedi, facendola girare con il viso contro il muro e le mani appoggiate
alla parete, io mi sdraiavo sul letto, ora muovi con dolcezza le tue natiche, e accesi lo stereo con una musica relax, e con la mano alzati la sottana, con molta calma allargati le chiappe voglio vedere il tuo buco aprirsi e chiudere e tu con il dito lo sfreghi, per circa 20 minuti, si dimenava ruotando il suo ventre
il mio cazzo era diventato di marmo, vieni avvinati, e incomincciamo a scopare, senza mai scendere dal letto, poi sentimmo il campanello suonare, io mi misi la tuta fine e trasparente, e andai nel bagno lei
ando ad aprire la porta, era la nipote del suo capo ufficio, la fece sedere le offriva il caffe poi parlarono
insieme, le diceva che lei era arrivata prima per cucinare, il pranzo! Si avviava in cucina apriva il frigo
comne se fosse a casa sua, per adornare il tavolo, io mi sedetti sul divano a fumare, veronica la invitavo a sedersi sul divano, poi le dissi vuoi fumare? Dice si grazie, prendeva a fumare, poi notava
il mio sguardo ripetuto sul culo della sua amica, che si dimenava in cucina, mi guardò inbarazzata aveva
le gote rosse, e stringeva la sigaretta, i suoi occhi maliziosi, io la fissavo le feci capire sono un uomo
e vivo solo, almeno la possibilità di guardare, mi fece un piccolo sorriso compromettente, a quel punto allungai la mano e le accarezzavo il viso, con dolcezza e le dissi grazie, per il tuo silenzio, mi fece cenno in silenzio con un prego. Lei era girata di spalle, noi guardavamo che non si girasse, presi il mio dito e lo misi nella bocca di Veronica, era diventata rosso rossa, non sapeva cosa fare, poi lo tolsi e le accarezzavo la mano, lei non si era accorta di nulla, Veronica abbassava gli occhi e si faceva accarezzare la mano, poi le trascinavo la mano e la portavo tra le mie gambe, facendole sentire la verga
dura e turgita, e le dicevo lo vedi come sono eccitato? Non sapeva cosa rispondermi era molto inpacciata e timida, ma non tolse la mano dal mio cazzo stava al gioco che io le proponevo, poi lei disse
e pronto sedetevi a tavola, e prendete posto, mentre si alzava le sfregai la mano sul suo culetto, accompagnandola in piedi, e si sedette, io mi sedetti accanto al centro tavolo, Veronica era sulla mia
destra, in tavolo era già pronto, e si sedette anche lei sulla mia sinistra, quindi prendemmo a pranzare
, e nel frattempo osservavo lei che si inbboccava il cibo in bocca, bella e molto larga credetemi, facemmo qualche chiacchierata attorno al cibo, poi finimmo di pranzare e lei, si alzo per fare il caffe, io mi girai verso Veronica, nel suo orecchio, e le ho chiesto, puoi aiutarmi per cortesia? Lei rispose cosa devo fare? Io le ho detto, forse grazie a te potrò trascorrere qualche ora a letto con la tua amica, puoi aiutarmi la desiedero molto, dimmi cosa devo fare, e se posso lo farò, poi le dissi ma se riusciamo prometti di non fare parola con nessuno? Si lo farò, le ho accarezzato la coscia, e poi la sua mano dicendole grazie, allora stai al mio gioco senza pensieri, dopo il caffe iniziamo. Bevuto il caffe presi
una bottiglia di wischi 70 gradi e riempivo tre bicchieri, e le dissi di fare un cin cin tutti e tre, allora lei si alzo andò in cucina a prendere tre bicchieri, e nel mentre dicevo a lei dopo che bevi, ti offrirò una sigaretta, finita la sigaretta dirai che stai un pò male e che vuoi distendere al resto penserò io, si va bene; cosi fece si rivolse a lei e le disse puoi farmi stendere un pò perchè mi gira la testa? Lei accompagnò Veronica nella stanza da letto e la faceva sdraiare, poi venne in sala da pranzo, a quel punto dicevo a lei, e tutto a posto, devi solo stare al mio gioco facendo l'indiana ok. Ora vai a sdraiarti anche tu sul lato sinistro del letto, e falle compagnia, en le dirai che la testa gira anche a te, poi quando arriverò io ti giri sul fianco con il volto verso la parete, andò cosi erano sul letto, ora toccava a me. Andai di la e mi infilavo nel letto, Veronica era in mezzo, poi nell'orecchio dicevo fai finta che sei ubriaca
e che non sei lucida, dicevo girati verso di lei, quindi lei si girò, io a quel punto le abbassavo i pantaloni e le toglievo le mutande, finalmente potevo accarezzare quel bel culetto tondo e sodo; le infilavo un dito sulle labbra della figa, e uno in quella bocca stupenda, stava al gioco però era molto eccitata sentivo le sue labbra della figa umide e calde, e le parlavo nell'orecchio dicendole ora e il suo momento
vedrai che ci sta, grazie alla tua collaborazione, mi stringeva la mano ed io continuavo a sgrillettare il suo clitoride bello duro e bagnato, poi la feci girare a panccia in giù con la mano toccavo la sua figa
e con il mio cazzo lo facevo scorrere sulle chiappe su e giù senza entrare nel suo buco, le facevo solo sentire la cappella sul buco e poi continuavo a scivolare tra le chiappe e nel mentre il mio dito scopava la sua figa, era molto eccitata la sentivo mugolare, poi feci un cenno a lei di voltarsi lei si girò guardando la scena, feci mettere di fianco Veronica, e con la mano continuavo a scoparla nella figa, lei godeva, a quel punto decisi di metterle il cazzo al posto del dito, appaoggiai la cappella tra le labbra in cerca del buco e lo spinsi dentro con foga fece un urlo, e mi stringeva la mano, dal dolore che provava
ma nello stesso tempo era piacere, il mio xcazzo si faceva strada nella figa con un dolce scorrimento, poi mi rivolsi a lei dicendole guarda come scopo la tua amica, e una goduria unica lei faceva finta che era ubbriaca, e io continuavo guarda e le toccavo il culo, ripetutamente, voglio fare l'amore con te vicino a Veronica, non puoi dirmi di no; lei e molto carina e poi e la tua amica, ora siamo compromessi.
Nel fratempo scopavo veronica che godeva molto mugolava tra piacere, e dolore accarezzandomi le mani, poi cambio posizione, Veronica sotto le allargavo le gambe, entravo nella figa stringendole il culo
muovendomi dentro di lei ripetutamente, nel fratempo la baciavo lei mi mise la lingua in bocca, poi diceva e molto bello non fermarti, io le dissi sto venendo sto venendo e lei si si fallo, non riuscivo a staccarmi le ho goduto dentro, scaricandole tutto lo sperma che lei mi aveva fatto accumulare, poi mi sono accasciato accanto a lei, dicendole ora e il turno della tua amica, stammi vicino, mi fece spazio e passai in mezzo al letto, alzando la sottana a lei le ho sfilato le mutande, e le toccavo il buco del culo, e Veronica era li che guardava e siorrideva, mi disse ai visto sei riuscito, io le chiesi se lo prendeva in bocca mentre mi lavoravo la sua amica, abbassò la testa e prese a leccarmelo, poi lo infilava in bocca
una bocca molto esperta nel fare i pompini, me lo fece diventare bello duro, poi dissi a lei di mettersi a pancia in giù, le misi un cuscino sotto la pancia in modo che le chiappe si esaltassero, le allargavo le gambe e la feci rilassare, Veronica si mise di fianco guardando la scena e mi baciava, con piacere,
poi allargavo le chiappe e misi il mio pollice sull'ano, tenendolo aperto che mi faceva da guida, e appoggiai il mio cazzo sul suo buco e cercavo di farmi strada, per lei era la prima volta, non aveva mai preso il cazzo nel culo, diceva ma cosa fai non l'ho mai fatto neanche con mio marito, ed io spingevo come un dannato, provavo dolore anche io lei si ribellava, ormai si era fatto strada già per metà, o afferrato le sue braccia tenendole ferme e con il mio corpo sopra il suo, spingendo avanti e indietro
il mio cazzo, con le mani si aggrappava alle lenzuola, e con la bocca mordeva il cuscino, uh...uh...Che dolore che dolore, io ero andato in bestia e le dicevo zitta troia, dopo che mi farò strada sarai tu a chiedermelo, da ora in poi il tuo culo sarà la mia figa, e spingevo veroniva era molto eccitata, si avvicinò
infilandomi la lingua in bocca, limonando ripetutamente accarezzandomi la schiena, nel mentre inculavo la sua amica, non riuscivo a venire, ma il gioco era molto piacevole, poi dissi a Veronica ti piacerebbe prenderlo nel culo, a te lo chiedo solo se vuoi, lei disse si, che voleva provare però con molta dolcezza
io le dicevo, ok anche al costo di starci un giorno non te ne accorgerai neanche, ma lei no mi affatto soffrire molto, in passato ora glielo devo aprire a dovere, lei mi baciava; tolsi il cazzo dal culo di lei e lo misi in bocca a Veronica che lo leccava con piacere, mi stava quasi facendo godere, e lo tolsi poi lo rinfilavo nel culo di lei, eccomi a te troia prendi prendi, ecco finalmente una sborrata megalattica riempendo quel buco....
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Camillo 2
Mi permetto di postare qui questo MIO PENSIERO che esula dal tuo racconto: -------- Ieri sera mi trovavo come spesso, nella hall del "CONTINENTAL" e, mentre i camerieri nei loro colorati gilet "volavano" tra i tavoli, col pensiero mi sono astratto, ho pensato sorridendo a quei 4 CULA che battono questo sito. Pensavo a come è variegato il mondo, qui, lusso, eleganza, gentilezza, signorilità e là, tra loro, volgarità, sporcizia, puzzo ma soprattutto vizio. Un velo di tristezza mi colse quando poi pensai ai vari fede, cora, fox lady, frank e cula vari, tristezza nell'immaginarmi come, per la loro turpe depravazione, avvelenano l'esistenza ai loro genitori; Sì, il loro egoismo arriva a trattare così, proprio coloro che gli dettero la vita. Incredibile. Mi prese uno sgomento indicibile. Poveracci, in fondo fanno anche pena, non riescono a vedere in che baratro si sono cacciati. Speriamo che qualcuno si ravvedi.